A cura di Lorenzo
dello Staff di Tales of Nerds
Immagino che la prima
domanda che voi lettori vi farete è "Perchè una recensione di
'sto Agarest 2? Dov'è quella del primo?"
Beh, la risposta è che il
primo e il secondo capitolo (chiamato Zero, prequel del primo
Agarest) sono ancora più di nicchia del terzo, davvero per
pochissimi giocatori, mentre quest'ultimo è già più godibile per
quanto resti un J-RPG uscito su PS3 e PC tosto e non per tutti.
GENERAZIONI IN GUERRA
La storia inizia con
Weiss, il protagonista, accompagnato da Fastie, uno studioso, nella
sua ricerca per uccidere gli dei. Incontratone uno di nome Chaos non
perde tempo, pesta di botte il servitore del suddetto dio come se non
ci fosse un domani (il tutto serve da tutorial per le basi del combat
system) e infilza la divinità con la spada fichissima (e
potentissima considerato che è tra le armi più forti del gioco) che
lo teneva sigillato.
Peccato che il deicidio
non sia un compito esattamente senza conseguenze: la morte di Chaos
provoca un'esplosione che le bombe nucleari si sognano di notte e in
seguito alla complessa creazione del personaggio (con cui potrete
creare la build che più vi aggrada) Weiss si risveglierà senza
memoria lontano dal luogo dell'esplosione. Poco dopo incontrerà Eva,
la quale nonostante sembri una spogliarellista per via del suo abito
(Giappone, perchè Giappone?) è in realtà un'altra servitrice del
dipartito Chaos che senza cerimonie gli dice che deve andare a
raccogliere in giro per il mondo il potere disperso dalla morte di
Chaos per poterlo resuscitare e che sia Weiss che i suoi discendenti
dovranno sacrificarsi per tale compito in qualità di Spirit Vessels,
pena la fine del mondo.
Questa è la grande trama
che si segue durante tutto il gioco e le tre generazioni che lo
compongono (sono presenti anche finali multipli), a cui vanno
aggiungersi le varie sottotrame presentate, tra le quali spiccano
quelle legate alle tre eroine di ogni generazione; bisogna tuttavia
ammettere che spesso la trama tende a perdersi talvolta, risulatndo
così poco coesa e con eventi un po' alla rinfusa.
I personaggi principali
tendono ad essere simili a quelli presenti in iterazioni precedenti
della serie anche se non privi del loro tocco di unicità, il tutto
condito da una sana dose di elementi tipici dell'intrattenimento
giapponese: buoni ma non superlativi quindi, con poche eccezioni.
OVER 9000 HITS!
Passiamo ora al gameplay,
altro fulcro di Agarest 2: esso si divide in fasi di dialogo
(onnipresenti come in quasi tutti gli RPG) di stampo molto simile a
una Visual Novel, dove è anche possibile eseguire scelte di dialogo
che vanno ad influire sull'approvazione dei nostri compagni di
viaggio, e le fasi di esplorazione e combattimento.
Va premesso che il combat
system di Agarest 2 è estremamente complesso e parlarne solamente a
voce non può fare altro che sminuirlo perciò esporrò solamente le
basi: ai tasti Triangolo, Quadrato, Croce e Cerchio sono assegnati
degli attachi da parte del giocatore, separati nelle categorie Up,
Down, Stun e Long Range; inoltre ogni nemico è debole o resistente a
ognuna delle diverse categorie. Rotta la guardia del nemico si
potranno usare gli attachi della stessa categoria a cui apparteneva
l'attacco che l'ha spezzata ma tecniche avanzate, sbloccate quando
l'indicatore d'attacco supera una certa soglia, permettono di variare
da categoria in categoria; tra l'altro, se l'indicatore d'attacco
giunge al massimo è possibile eseguire un'attaco combinato oppure
non compierlo, abbassando la barra del tempo d'attesa (che si riempe
per ogni attacco compiuto) di ogni personaggio coinvolto
nell'attacco. A ciò si aggiungono abilità che si possono attivare
nel corso della battaglia per garantire vantaggi talora non
indifferenti e abilità finali con cui aggiungere quantità smodate
di danno e tanto, davver troppo altro perchè possa descriverlo
efficacemente.
Nel gioco sono anche
presenti moltissime Quests da completare per sbloccare scene con vari
personaggi, nuovo equipaggiamenti, abilità da apprendere e trofei:
coloro che hanno già giocato a un capitolo giappo nell'animo come
Disgaea sicuramente esulteranno...o piangeranno, dipende dai punti di
vista.
Altro dettaglio focale è
la scelta dell'eroina a fine di ogni generazione poichè le
statistiche e le armi impiegate dal discendente dipendono non solo da
quelle dei genitori ma anche dal grado di affetto tra i due,
influenzabile dalle scelte fatte e dall'usare un determinato
personaggio svariate volte in combattimento.
EPISODIO ALLE TERME MA NON
SOLO.
Il comparto tecnico di
Agarest 2 è spaccato in due: da un lato abbiamo i CG e gli sprites
dei personaggi di ottima qualità, dall'altro abbiamo i modelli usati
non durante i dialoghi che risultano essere di qualità ben inferiore
e non da PS3 o PC...ma se pensate che sia scarsa provate i due
capitoli precedenti della saga, vi sfido. Il comparto audio è invece
nel complesso più omogeneo, con brani non memorabili ma azzeccati ad
ogni situazione; buono anche il doppiaggio e la localizazzione,
rigorosamente giapponese il primo e inglese la seconda.
Oh, dimenticavo: il gioco
è allusivo. Tanto allusivo. Scene di nudo integrale non ce ne sono
ma alcune scene non disdegnano il fanservice, anzi lo imbracciano
senza riserve.
Tirando le somme, Agarest
2 è un gioco solo per gli amanti dei J-RPG e comunque anche molti di
loro potrebbero avere dubbi sul titolo data la difficoltà
complessiva e gli elementi che possono scandalizzare i meno abituati
agli esuberi dei giapponesi.
Per chi ha tempo e voglia
tuttavia consiglio l'acquisto o almeno la visione di alcuni video di
gameplay per aiutare a decidere: Agarest 2 è una piccola chicca per
una nicchia certo, però si tratta pur sempre di una chicca. E
consiglio anche caldamente di recuperare una guida per il
walkthrough.
Nessun commento:
Posta un commento