domenica 7 dicembre 2014

Manuale alle Visual Novels

Manuale alle Visual Novels
A cura di Lorenzo, dello staff di Tales of Nerds.

Visual Novels...ecco un genere difficile da definire.
A metà tra letteratura e videoludica, quest'amalgama risulta così particolare da dover essere posto in una categoria a sé stante, un genere che sembra apparentemente sconosciuto e che invece è più presente di quanto uno si possa aspettare.


Ma che cos'è esattamente un Visual Novel (o VN per amor di brevità)?
Possiamo definirle avventure interattive, un medium che utilizza lo stile della letteratura (tranquilli, niente passi di Dante ma semplicemente parole) ma in un format digitale tipico dei videogiochi.
Questo è un elemento che rende le VN ciò che sono: un'avventura scritta in cui pensieri, azioni, emozioni, eventi sono presentati in maniera dettagliata oltre le possibilità del mero film o videogioco la quale però eccede i limiti del media letterario tramite musiche, voci, immagini tipiche invece della videoludica e cinema.
Fiumi di insulti e sangue sono scorsi sulle discussione se ciò basti a definirle videogiochi ma tali argomentazioni vanno oltre lo scopo di questo articolo.

Le origini delle Visual Novel sono da rintracciarsi nella terra del Sol Levante, dove la diffusione di tale genere è elevatissima: la quantità di VN uscite è impressionante, rivaleggiante con quella dei videogiochi più "normali", tanto che è una buona fetta della produzione PC nipponica è legata a questi titoli.
Più precisamente esse nascono come Dating Sims, ossia "simulatori di appuntamento", avventure grafiche in cui il protagonista guidato dal giocatore deve conquistare un'eroina tra quelle presenti all'interno della storia. Con il passare degli anni il genere si è espanso, andando a includere temi e situazioni completamente diversi come il fantasy, la fantascienza, l'horror, ecc. ma rimane comunque forte l'impronta originaria poichè molto spesso la componente sentimentale rimane importante, talvolta legata al gameplay come spiegherò in seguito.
Ora, prima che smettiate di leggere e mi diate del maiale che tenta di rifarsi una vita
amorosa inesistente chiedetevi quante volte nei videogiochi o nei film sono tirate in ballo storie d'amore, relazioni da contorno la storia principale, quante volte tizie bellissime che si vedono ben di rado nella vita reale sono sbandierate per "fanservice", ossia per consolare gli spettatori nelle sere solitarie.

Parlando del gameplay delle visual novel è necessario premettere che possiamo suddividere le VN in due categorie: le NVL (da visual NoVeL), quelle con il gameplay di stampo più classico, e le ADV (da ADVenture), le quali presentano caratteristiche ibride con altri generi quali gli RPG.
Nelle NVL il gameplay è estremamente semplice, quasi elementare: si clicca il mouse per far apparire il dialogo, si legge, si clicca di nuovo per far apparire le nuove linee di dialogo e via discorrendo.
"Tutto qui?" è lecito chiedersi...sì e no.
Alcune Visual Novels, le cosiddette Graphic Novels, si limitano a ciò ma generalmente al giocatore sono presentate delle scelte, opzioni che possono portare a diverse "route" o percorsi a secondo di quali sono state scelte: prendendo in esempio i simulatori di appuntamenti scegliere di passare del tempo con una certa ragazza permetterà di alzare una "flag", requisito per sbloccare la sua route. In certe VN alcune route sono completamente diverse dalle altre, permettendo di scoprire risvolti altrimenti ignoti e avvenimenti differenti da quelli già visti.
Questo secondo elemento, la possibilità di narrare più storie con risvolti e finali diversi partendo da un'identica base è fondamentale al concetto di Visual Novel.
Invece nelle ADV si possono sempre presentare scelte ma esse non sono l'unico elemento di gameplay: possiamo trovare puzzle games, combattimenti picchiaduro in 2D o a turni in stile RPG, battaglie in cui vanno spostate le truppe e fatte attacare come in uno strategico, selezionare oggetti per scoprire indizi...sono presenti anche casi più particolari come quello di Symphonic Rain, ove è necessario suonare correttamente lo strumento musicale.



Ho già menzionato il fatto che le Visual Novels, le quali sembrano così estranee e lontane dalla tipica esperienza di un amante di anime e/o videogioco, sono in realtà già conosciute in qualche maniera: giochi come la serie Ace Attorney o Professor Layton per il Nintendo DS sono un esempio di VN con elementi di gameplay mentre famosi anime come Steins;Gate, Clannad e Fate Stay/Night sono adattamenti televisivi di Visual Novels.

E ora giungiamo alle note dolenti: la stragrande maggioranza del mercato delle Visual Novels rimane in lingua originale e solo le più famose sono state tradotte in lingua inglese, o grazie a patch ideate dai fan o a traduzioni di alcune compagnie; sono ben poche le VNs con testi in lingua italiana quindi rispolverate i dizionari se volete cimentarvi a leggerne qualcuna.
Infine il più grosso difetto: molte Visual Novels sono Eroge, ossia al loro interno sono presenti scene di sesso esplicito...ma cosa ci si poteva aspettare dal Giappone, con tutte le sue strambe manie sessuali?
Oddio, c'è da ammettere che spesso vengono prodotte edizioni in cui tali contenuti sono tagliati e che la loro inclusione deriva da un puro desiderio di attirare un po' di clienti in più.

Non mentirò, giocare una Visual Novel non è per tutti: richiede una buona conoscenza dell'inglese e/o del giapponese, capacità di apprezzare lunghi testi e pazienza per certe fissazioni giapponesi ma io consiglio di approcciarsi ad esse anche solo per curiosità, potreste scoprire un nuovo interesse.


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