venerdì 23 gennaio 2015

I Giochi Che Hanno Caratterizzato Il Mio 2014 - Lorenzo

a cura di Lorenzo dello staff di Tales of Nerds 

Chiuso il 2014, è arrivato il momento di tirare le somme sui giochi finiti nell'anno passato che più mi hanno colpito...sì, è un po' in ritardo ma è il pensiero che conta no?

3- Dark Souls


Sì lo so, giocare Dark Souls nel 2014 non è esattamente considerabile come "un po' in ritardo" dato che è uscito nel 2011 in Europa.
Il gioco non credo abbia bisogno di presentazioni, ormai chiunque bazzichi un po' l'ambiente videoludico ha almeno una volta sentito parlare di esso in partcolare della sua difficoltà pari a quella di una lastra di marmo rivestita di cemento armato (anche se personalmente a parte qualche punto molto ostico non l'ho poi trovato così difficile).
La cosa che più mi ha colpito di Dark Souls è stato il lore, ossia il background stesso dell'ambientazione che è a mio parere il punto più importante del titolo assieme al gameplay; gli sviluppatori infatti hanno creato una storia, personaggi e un mondo vasti e profondi ma hanno fatto una scelta curiosa: invece di narrare le vicende come in un classico RPG esse vengono perlopiù lasciate a descrizioni di luoghi od oggetti, dando al giocatore solo l'essenziale (e a volte neanche quello) con i dialoghi principali...una scelta che non può far storcere il naso a molti e neanch'io sono un gran fan di tale approccio ma una volta superata la diffidenza iniziale il gioco appare sotto tutta un'altra luce.


2- Shin Megami Tensei IV

La serie Shin Megami è LA serie della software house nipponica Atlus, quella che portano avanti da quasi 16 anni e da cui nascono tutti i vari spin off quali i meglio noti Persona e Devil Survivor. Arrivato da noi sfigati europei con un buon ritardo di un anno rispetto agli americani, ha dimostrato ampiamente che la serie non ha perso il suo smalto nonostante sia stata invece la serie sorella Persona a rendere famosa la Atlus al panorama videoludico generale.
Come al solito finiremo nel bel mezzo del casino tra le forze degli angeli e dei demoni, ossia tra le forze dell'Ordine e del Caos, ancora una volta saremo noi a decidere tramite le nostre scelte quale fazione prevarrà, ancora una volta vedremo eccessi ed estremi da ambo le parti...la formula è consolidata,quai ripetitiva ma si tiene giovane grazie a un gameplay semplice ma da saper padroneggiare per poterla spuntae contro i nemici più agguerriti, una grande sceneggiatura drammatica, a personaggi ben caratterizzati, una trama mai banale e zeppa di colpi di scena (alcuni dai risvolti molto macabri) e un sistema morale quantomai complesso che mostra come molti eventi non sono bianchi o neri ma spesso varie sfumature di grigio.
Si è capito che sono un fanboy della Atlus vero?

1-Dragon Age Inquisition


E quando i tre titoli preferiti di qualcuno sono GDR capisci che forse è il suo genere preferito.
L'ultima opera della Bioware porta al tavolo le solite credenziali della sua casa di sviluppo: bella trama, ottimi personaggi, un gameplay divertente e tante, tante scelte.
Ma qual'è dunque il motivo per cui si distingue rispetto a tutti gli altri giochi che ho giocato nel 2014, a parte l'hype mostruoso che mi divorava?
L'impegno. L'impegno dimostrato in ogni elemento del titolo da parte della Bioware di volersi scusare per il raffazzonato gioco che era stato Dragon Age II, per le critiche a Mass Effect 3 e per il mezzo fiasco di Star Wars The Old Republic. Non molti hanno il coraggio di ammettere di aver sbagliato ma la volontà di risolvere i problemi c'è stata e in alcuni punti si è riusciti meno rispetto ad altri ma ho voluto premiare tutto ciò.

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