A cura di Lorenzo, dello Staff di Tales Of Nerds.
Il
Franchise di Fate è il più famoso tra quelli prodotti dalla
Type-Moon che ha generato molti titoli e spin-off, tuttavia l'opera
principale da cui sono nate tutte le altre è Fate/Stay Night, Visual
Novel del 2004 scritta da Kinoko Nasu e probabilmente nominata in tal
modo perché la sera prima aveva esagerato con il sakè.
DI SACRI GRAAL E SERVANTS
Partiamo da uno dei
pilastri di una Visual Novel: la trama.
Fate/Stary Night narra la
storia della Quinta Guerra per il Sacro Graal, una battaglia
ambientata nella cittadina giapponese di Fuyuki (e dove volevate che
accadessero sempre i casini?) tra sette Magi chiamati Masters e i
sette Servants da loro evocati, sette figure mitologiche tornate in
vita per combattere e ottenere la possibilità di vedere realizzati i
propri desideri tramite il Graal. Il protagonista, Emiya Shirou,
figlio adottivo di un magus si ritroverà involontariamente al centro
di questa guerra e dovrà sopravvivere alle sfide che gli si
presenteranno davanti, nonché “farsi” l'avvenente ragazza di
turno.
Questa è la sintesi più
breve possibile per Fate, semplicemente perché la quantità di
elementi che compongono la trama e il mondo in cui essa è ambientata
sono immensi: regole della Guerra per il Sacro Graal, lezioni sui
metodi di applicazione della magia, le varie classi a cui
appartengono i Servants, insomma sarebbe impossibile evitare gli
spoiler e bisognerebbe aprire un sito apposta per spiegare il tutto.
La narrazione è in prima persona come quasi tutte le VNs, alternata
ad alcuni interludi in terza persona che si concentrano su personaggi
diversi dal protagonista; il ritmo della stessa è sostenuto e
bilanciato, tuttavia bisogna notare come a volte essa si interrompa
per spiegare a fondo taluni elementi spezzando fortemente il ritmo
specie nelle scene d'azione.
Come altre VNs Fate è
suddiviso in routes (traducibile in "sentieri" in
italiano), differenti storie che sebbene partano da un medesimo
inizio portano allo sviluppo di eventi radicalmente diversi. Più
precisamente ce ne sono tre: Fate, che funge da introduzione e si
concentra su Shirou e il suo Servant, Saber; Unlimited Blade Works,
che approfondisce i personaggi di Shirou, Archer e (in minor misura)
Rin e infine Heaven's Feel, route che si concentra su Sakura e il suo
passato, mostrando molti retroscena nascosti. Particolare il fatto
che l'ordine dei tre scenari sia forzato: all'inizio infatti è
possibile giocare solo a Fate, successivamente si sblocca Unlimited
Blade Works ed infine Heaven's Feel; tutto ciò è voluto altrimenti
certi colpi di scena o situazioni risulterebbero poco chiari o privi
di senso senza discussioni precedenti, a volte anche di routes
diverse.
SEI TU IL MIO MASTER? O
FORSE TU? O MAGARI LUI?
Secondo elemento
fondamentale di una Visual Novel sono i suoi personaggi e in FS/N ne
sono presenti molti, primi tra tutti i 7 Masters e i loro Servants,
protagonisti centrali della Guerra; dato che alcuni di loro sono
Spoilers grandi quanto una casa presenterò solo i principali:
Emiya Shirou: figlio
adottivo di Emiya Kiritsugu, praticamente un novellino nelle arti
magiche che entra nel mortale conflitto in maniera casuale anche se
alquanto rocambolesca, è ossessionato dall'idea di diventare un eroe
della giustizia come il suo padre adottivo. All'apparenza Shirou può
apparire il classico protagonista buono ed idiota ma le cose non
stanno proprio così: molti dei suoi pensieri sono venati di
sarcasmo, ha una buona capacità intuitiva in combattimento e
soprattutto il suo ideale presenta profondità oscure ed alcuni
segreti per niente scontati.
Saber: il
Servant di Shirou, appartenente all'omonima classe spadaccina, è
l'eroina della route Fate ma gioca un ruolo importante in tutta
l'opera; dal carattere onorevole che tuttavia riconosce il
pragmatismo necessario in una sfida all'ultimo sangue, risulta
indebolita dall'invocazione grossolana del suo Master.
Tohsaka Rin: ultima
esponente della famiglia di Magi Tohsaka, è l'idolo del suo liceo
che tuttavia vive una seconda vita apprezzando al massimo ogni
elemento di entrambi i mondi in cui vive; personaggio costante in
tutte le routes, eroina di Unlimited Blade Works, ha una personalità
complessa, quasi a strati (o meglio, maschere)...è anche una
Tsundere di prim'ordine.
Archer: Servant
di Rin che a causa di un errore non ricorda nulla del suo passato;
cinico, sarcastico, beffardo ma con un cuore d'oro, si trova subito
in sintonia con il suo Master mentre odia istintivamente Shirou per
via del suo idealismo sfrenato. Grande importanza gli è riservata
nella seconda route del gioco.
Matou Sakura: “kouhai”
di Shirou, ha un anno in meno di lui e frequenta il club d'arcieria,
lo stesso di cui era membro fino a poco tempo fa. Dolce, quieta ed
ovviamente innamorata del protagonista, sembra un cliché
ambulante...in Heaven's Feel si scopre che è tutto tranne che
questo.
Kotomine Kirei:
Supervisore della Guerra incaricato dalla
Chiesa (sì, proprio così) per evitare che essa riveli ai comuni
mortali il mondo della magia, è stato il tutore di Rin sin da quanto
il di lei padre è deceduto nella Quarta Guerra per il Sacro Graal.
Palesemente un tipo degno
di fiducia.
La lista continua ma
voglio fermarmi qui per non estendermi più del dovuto e lasciare
anche a voi lettori un po' di mistero. Fatto sta che la qualità dei
personaggi è alto e quasi ognuno ha i suoi momenti di gloria e di
grande attenzione in una route o l'altra.
DIECI ANNI NON SI SENTONO
MA SI VEDONO.
Fate/Stay Night uscì nel
ben lontano 2004, più di dieci anni fa, e la cosa si vede piuttosto
palesemente: per quanto belli possano essere taluni disegni del
disegnatore Takeuchi è impossibile non notare una certa età degli
stessi (un po' svecchiati dalla versione Realtà Nua), con certi
sprites che lasciano a desiderare. Immagini di background ed effetti
visivi invece sono ancora oggi dettagliati e godibili anche se
ammettiamolo, chi li guarda più di tanto?
Il comparto sonoro rimane
tuttavia di altissimo livello ancora oggi con una soundtrack
bellissima e con brani azzeccati per ogni occasione in cui sono
impiegati: da musiche calme, rilassanti per i momenti di quiete a
momenti di malinconia e tristezza segnati da solitari strumenti
musicali per arrivare a musiche più energiche per le sequenze
d'azione.
Giunti alla fine di questa
recensione non posso che nominare ancora un paio di cose: primo,
esiste una patch che permette di aggiungere i CGs, le voci e alcune
correzioni della versione PS2 di Fate chiamata Realtà Nua; secondo,
devo confessare di avere un grande amore per questa Visual Novel (e i
lavori della TYPE-MOON in generale): complice il fatto che sia stata
la prima VN che io abbia mai giocato, sebbene altre opere siano
riuscite meglio sotto certi aspetti in confronto a Fate/Stay Night
nessuna mi ha fatto riflettere tanto come questa, nessuna mi ha
intrigato con i suoi personaggi e la trama in egual misura.
Provare per credere.
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