mercoledì 14 gennaio 2015

[Recensione VN]: Fate/Stay Night

A cura di Lorenzo, dello Staff di Tales Of Nerds.
Il Franchise di Fate è il più famoso tra quelli prodotti dalla Type-Moon che ha generato molti titoli e spin-off, tuttavia l'opera principale da cui sono nate tutte le altre è Fate/Stay Night, Visual Novel del 2004 scritta da Kinoko Nasu e probabilmente nominata in tal modo perché la sera prima aveva esagerato con il sakè.
DI SACRI GRAAL E SERVANTS
Partiamo da uno dei pilastri di una Visual Novel: la trama.
Fate/Stary Night narra la storia della Quinta Guerra per il Sacro Graal, una battaglia ambientata nella cittadina giapponese di Fuyuki (e dove volevate che accadessero sempre i casini?) tra sette Magi chiamati Masters e i sette Servants da loro evocati, sette figure mitologiche tornate in vita per combattere e ottenere la possibilità di vedere realizzati i propri desideri tramite il Graal. Il protagonista, Emiya Shirou, figlio adottivo di un magus si ritroverà involontariamente al centro di questa guerra e dovrà sopravvivere alle sfide che gli si presenteranno davanti, nonché “farsi” l'avvenente ragazza di turno.
Questa è la sintesi più breve possibile per Fate, semplicemente perché la quantità di elementi che compongono la trama e il mondo in cui essa è ambientata sono immensi: regole della Guerra per il Sacro Graal, lezioni sui metodi di applicazione della magia, le varie classi a cui appartengono i Servants, insomma sarebbe impossibile evitare gli spoiler e bisognerebbe aprire un sito apposta per spiegare il tutto. La narrazione è in prima persona come quasi tutte le VNs, alternata ad alcuni interludi in terza persona che si concentrano su personaggi diversi dal protagonista; il ritmo della stessa è sostenuto e bilanciato, tuttavia bisogna notare come a volte essa si interrompa per spiegare a fondo taluni elementi spezzando fortemente il ritmo specie nelle scene d'azione.
Come altre VNs Fate è suddiviso in routes (traducibile in "sentieri" in italiano), differenti storie che sebbene partano da un medesimo inizio portano allo sviluppo di eventi radicalmente diversi. Più precisamente ce ne sono tre: Fate, che funge da introduzione e si concentra su Shirou e il suo Servant, Saber; Unlimited Blade Works, che approfondisce i personaggi di Shirou, Archer e (in minor misura) Rin e infine Heaven's Feel, route che si concentra su Sakura e il suo passato, mostrando molti retroscena nascosti. Particolare il fatto che l'ordine dei tre scenari sia forzato: all'inizio infatti è possibile giocare solo a Fate, successivamente si sblocca Unlimited Blade Works ed infine Heaven's Feel; tutto ciò è voluto altrimenti certi colpi di scena o situazioni risulterebbero poco chiari o privi di senso senza discussioni precedenti, a volte anche di routes diverse.

SEI TU IL MIO MASTER? O FORSE TU? O MAGARI LUI?
Secondo elemento fondamentale di una Visual Novel sono i suoi personaggi e in FS/N ne sono presenti molti, primi tra tutti i 7 Masters e i loro Servants, protagonisti centrali della Guerra; dato che alcuni di loro sono Spoilers grandi quanto una casa presenterò solo i principali:
Emiya Shirou: figlio adottivo di Emiya Kiritsugu, praticamente un novellino nelle arti magiche che entra nel mortale conflitto in maniera casuale anche se alquanto rocambolesca, è ossessionato dall'idea di diventare un eroe della giustizia come il suo padre adottivo. All'apparenza Shirou può apparire il classico protagonista buono ed idiota ma le cose non stanno proprio così: molti dei suoi pensieri sono venati di sarcasmo, ha una buona capacità intuitiva in combattimento e soprattutto il suo ideale presenta profondità oscure ed alcuni segreti per niente scontati.
Saber: il Servant di Shirou, appartenente all'omonima classe spadaccina, è l'eroina della route Fate ma gioca un ruolo importante in tutta l'opera; dal carattere onorevole che tuttavia riconosce il pragmatismo necessario in una sfida all'ultimo sangue, risulta indebolita dall'invocazione grossolana del suo Master.
Tohsaka Rin: ultima esponente della famiglia di Magi Tohsaka, è l'idolo del suo liceo che tuttavia vive una seconda vita apprezzando al massimo ogni elemento di entrambi i mondi in cui vive; personaggio costante in tutte le routes, eroina di Unlimited Blade Works, ha una personalità complessa, quasi a strati (o meglio, maschere)...è anche una Tsundere di prim'ordine.
Archer: Servant di Rin che a causa di un errore non ricorda nulla del suo passato; cinico, sarcastico, beffardo ma con un cuore d'oro, si trova subito in sintonia con il suo Master mentre odia istintivamente Shirou per via del suo idealismo sfrenato. Grande importanza gli è riservata nella seconda route del gioco.
Matou Sakura: “kouhai” di Shirou, ha un anno in meno di lui e frequenta il club d'arcieria, lo stesso di cui era membro fino a poco tempo fa. Dolce, quieta ed ovviamente innamorata del protagonista, sembra un cliché ambulante...in Heaven's Feel si scopre che è tutto tranne che questo.
Kotomine Kirei: Supervisore della Guerra incaricato dalla Chiesa (sì, proprio così) per evitare che essa riveli ai comuni mortali il mondo della magia, è stato il tutore di Rin sin da quanto il di lei padre è deceduto nella Quarta Guerra per il Sacro Graal.
Palesemente un tipo degno di fiducia.

La lista continua ma voglio fermarmi qui per non estendermi più del dovuto e lasciare anche a voi lettori un po' di mistero. Fatto sta che la qualità dei personaggi è alto e quasi ognuno ha i suoi momenti di gloria e di grande attenzione in una route o l'altra.

DIECI ANNI NON SI SENTONO MA SI VEDONO.
Fate/Stay Night uscì nel ben lontano 2004, più di dieci anni fa, e la cosa si vede piuttosto palesemente: per quanto belli possano essere taluni disegni del disegnatore Takeuchi è impossibile non notare una certa età degli stessi (un po' svecchiati dalla versione Realtà Nua), con certi sprites che lasciano a desiderare. Immagini di background ed effetti visivi invece sono ancora oggi dettagliati e godibili anche se ammettiamolo, chi li guarda più di tanto?
Il comparto sonoro rimane tuttavia di altissimo livello ancora oggi con una soundtrack bellissima e con brani azzeccati per ogni occasione in cui sono impiegati: da musiche calme, rilassanti per i momenti di quiete a momenti di malinconia e tristezza segnati da solitari strumenti musicali per arrivare a musiche più energiche per le sequenze d'azione.

Giunti alla fine di questa recensione non posso che nominare ancora un paio di cose: primo, esiste una patch che permette di aggiungere i CGs, le voci e alcune correzioni della versione PS2 di Fate chiamata Realtà Nua; secondo, devo confessare di avere un grande amore per questa Visual Novel (e i lavori della TYPE-MOON in generale): complice il fatto che sia stata la prima VN che io abbia mai giocato, sebbene altre opere siano riuscite meglio sotto certi aspetti in confronto a Fate/Stay Night nessuna mi ha fatto riflettere tanto come questa, nessuna mi ha intrigato con i suoi personaggi e la trama in egual misura.
Provare per credere.

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